Home

Referendum blocca-governo

Lascia un commento

Il Referendum blocca-governo.
Uno dei motivi per cui è profondamente sbagliato che un governo, essendo per forza di parte, si occupi di riforme costituzionali, le quali sono invece la casa di tutti, è quello che stiamo vedendo purtroppo tutti i giorni, cioè un presidente del consiglio occupato da mesi a fare soprattutto campagna elettorale a tempo pieno per il suo progetto di riforma costituzionale al punto di trascurare il suo principale dovere, cioè governare l’Italia. I giovani non hanno lavoro e ben centomila sono costretti ad emigrare, ogni anno, e lui che fa? È tutto il giorno sui giornali a parlare di referendum. C’è il dissesto idrogeologico o da mettere in sicurezza gli edifici in zone sismiche, e lui che fa? È su tutte le televisioni a parlare di referendum. Arrivano migliaia di stranieri ogni giorno sulle nostre coste e non si sa dove metterli nè come integrarli, e lui che fa? Parla della riforma costituzionale. E così andare. E avremo ancora quasi due mesi di questo continuo tormentone! E poi ci dice che ha personalizzato troppo. Ho l’impressione che questo referendum, con relativa valanga di promesse al futuro, sia in realtà una formidabile arma di distrazione di massa per coprire una forte inconsistenza governativa, con relativo malcontento popolare, specialmente al sud. Le riforme, dice Renzi, servono a modernizzare lo Stato. Al momento sembra più che altro che lo stiano bloccando. Sempre più problemi, che stanno a cuore ai cittadini, vengono rimandati a dopo il 4 dicembre. I problemi degli italiani in realtà sono altri. Per cui la domanda è d’obbligo. Matteo Renzi non ha proprio nient’altro da fare?

Cordiali saluti
Glauco Santi

Riforma renziana, distrazione di massa

Lascia un commento

Riforma renziana, distrazione di massa.
La riforma costituzionale non credo sia una priorità per l’Italia. Quando centomila dei nostri giovani sono costretti ogni anno ad emigrare, quando vi sono 4 milioni di poveri, senza poi contare l’emergenza immigrazione, i problemi principali si chiamano lavoro, integrazione e sicurezza. E in questo senso la Costituzione non va cambiata, ma semplicemente applicata. La riforma renziana appare perciò una grande operazione di distrazione di massa al fine di mascherare l’incapacità di risolvere i problemi che stanno a cuore agli italiani. In cui vediamo un presidente del Consiglio totalmente assorbito da un compito che tra l’altro non gli compete neppure. Ma non ha proprio nient’altro da fare? Sono anni che forze economiche e finanziarie, più che altro straniere, fanno pressione sulle nostre istituzioni affinché venga rafforzato l’esecutivo e depotenziato il parlamento. L’allora presidente della Repubblica Napolitano scelse Matteo Renzi come presidente del Consiglio proprio al fine di realizzare le riforme costituzionali. Fu un grave errore, oltretutto compiuto da colui che doveva essere il massimo custode delle istituzioni. Un governo, essendo una parte, non può assolutamente elaborare e pilotare una riforma costituzionale che deve essere la casa di tutti, oltretutto con un parlamento eletto col Porcellum, dichiarato anticostituzionale. Strumentalizzando tra l’altro quel periodo fortemente critico per la nostra economia che partì dal governo Monti, poi Letta, per arrivare infine a Renzi. In quel periodo si fece un governo di responsabilità nazionale per fronteggiare la crisi. Ciò purtroppo fu invece utilizzato per altri scopi, a quanto pare. E ora ne vediamo l’epilogo, cioè un gran pasticcio. Il risultato è la spaccatura del paese. Una frattura di cui nessuno sentiva sinceramente la necessità. Se proprio si vuole fare una seria riforma costituzionale di questa portata si elegga una assemblea costituente in cui il governo non si deve nemmeno lontanamente permettere di mettere il becco, una riforma realmente inclusiva, e non divisiva come l’attuale, in cui tutti gli italiani possano finalmente riconoscersi.

Cordiali saluti.
Glauco Santi

UDC vota No

Lascia un commento

Parma. Liberi di educare 

Lascia un commento

LIBERI DI EDUCARE: LE FAMIGLIE SIANO PROTAGONISTEIN DIALOGO CON LA SCUOLA
Manifestazione del Comitato Difendiamo i Nostri Figli davanti all’Ufficio scolastico provinciale

Parma 1 ottobre 2016 – “Liberi di educare”: questo lo slogan con cui si è presentata nella mattinata di venerdì 30 settembre una delegazione del Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Parma insieme ad alcuni genitori presso l’Ufficio Scolastico Provinciale; delegazione che è stata ricevuta da una dirigente alla quale sono stati presentati le ragioni della manifestazione, che si è svolta in contemporanea e in modo analogo in diverse città d’Italia.

A muovere i manifestanti è la preoccupazione delle famiglie che, in vista dell’uscita delle linee guida del comma 16 della legge 107 – la Buona scuola – relative all’attivazione di percorsi educativi di lotta alla ‘discriminazione per orientamento di genere’, siano introdotte pratiche educative che si rifanno alla la teoria gender nelle scuole, al fine di destrutturare l’identità sessuata dei bambini, promuovendo il concetto che si è uomo o donna indipendentemente dall’essere maschio o femmina, creando confusione nella mente dei bambini, e senza peraltro valorizzare la specificità e la ricchezza del maschile e del femminile nelle relazioni. La richiesta è pertanto che le famiglie siano coinvolte nella formazione dei propri bambini e ragazzi in un processo così delicato come quello dell’educazione all’affettività.

La delegazione di Parma del Comitato ha presentato alla dirigente dell’Ufficio scolastico un dossier sui casi di gender nelle scuole, la richiesta di ufficializzazione del consenso informato preventivo per affermare il diritto del primato educativo dei genitori e una copia del manifesto educativo redatto dallo stesso Comitato, manifestando anche la volontà di partecipazione attiva con proposte di educazione alla crescita affettiva dei ragazzi.

La stessa richiesta e gli stessi documenti sono stati presentati da una delegazione dei vertici nazionali del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore dei Family day del gennaio 2016 e giugno 2015, alla segreteria della Presidenza della Repubblica; passo indispensabile dopo che il Comitato è rimasto inascoltato dal ministro dell’Istruzione Giannini e da quello delle Riforme Boschi.

Il presidente nazionale del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, prof. Massimo Gandolfini, proprio in occasione della manifestazione di Roma, ha dichiarato che il Comitato “rinnova la ferma condanna dei casi di violenza di genere e condivide ogni sforzo teso alla promozione di un’educazione alla parità dei sessi intesa come parità di opportunità, diritti e dignità, senza che questo apra ad una contrapposizione tra genere maschile e femminile a danno dell’identità sessuata dei bambini, ma piuttosto favorisca una alleanza tra uomo e donna nel rispetto della diversità dei sessi

Referendum “renziano”

Lascia un commento

Referendum “renziano”
Renzi ha talmente personalizzato il Referendum sulla Riforma Costituzionale che sta cadendo a poco a poco nella fossa che lui stesso si è scavato. Ormai è troppo tardi per tornare indietro e il Presidente del Consiglio continua imperterrito in questo massiccio presenzialismo governativo, targato Pd, per il sì a quella che è ormai la “sua” riforma. Per essere credibile dovrebbe fare un passo indietro. Ma non lo fa. Ora invece non vuole più, a sentire le sue ultime dichiarazioni, che tale riforma diventi un referendum sulla sua persona. La soluzione sarebbe allora molto semplice. Faccia un passo indietro. Si faccia da parte. Perché non lo fa? Anzi ha messo addirittura il “turbo” a livello nazionale e internazionale, spedendo la ministra Boschi a caccia del sostegno dei nostri emigranti. Una seria riforma della Costituzione, di questa portata, presuppone logicamente una Assemblea Costituente in cui chi detiene il Governo del paese non deve per nulla entrare, nè nel merito, nè nel metodo. Le regole costituzionali valgono per tutti e non possono essere decise a colpi di maggioranze governative. Come si può fare una Carta Costituzionale, base della convivenza fra soggetti con idee politiche diverse, attraverso dinamiche esclusive e non invece inclusive? A questo Referendum votano No: M5S, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc e parte del Pd. Sostanzialmente Renzi si sta facendo una Riforma a suo uso e consumo. Tale Costituzione “governativa” non è quindi nè seria, nè democratica. Ci sono inoltre gravi riserve di sovranità nazionale, come dimostra l’entrata a gamba tesa di Premier e Ambasciatori di Stati Esteri, quasi fosse una tifoseria da stadio da parte di supporter, e direi a questo punto di “suggeritori”, di qua e di là dell’Atlantico. Senza poi contare il ruolo dei vari potentati della finanza mondiale. 

Ahi, serva Italia…
Cordiali saluti.
Glauco Santi

Eutanasia e cultura dello scarto 

Lascia un commento

Eutanasia e cultura dello scarto.
La notizia dell’esecuzione di una eutanasia in Belgio su un minorenne è la naturale e prevedibile prosecuzione della nefasta cultura relativista radicale che sta invadendo ed ammorbando l’Europa intera. Si invoca la libertà di scelta e si finisce a poco a poco, in piena contraddizione logica, per applicarla anche sui minori, da sempre tutelati da leggi speciali che possano garantire la loro intrinseca fragilità dovuta all’età dalla prepotenza e dagli interessi degli adulti. Un minorenne è capace di intendere e di volere? Dove è il principio di precauzione? Addirittura nei Paesi Bassi, e siamo in Europa, viene autorizzata l’eutanasia sui neonati e i maggiori di 12 anni! 

I fautori del “pro choice” si stanno perciò arrampicando sempre più sugli specchi. Dove è la libertà di scelta? Si abbia a questo punto il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. L’eugenetica in realtà sta avanzando in tutta Europa e con essa la cultura dello scarto, denunciata con insistenza anche dallo stesso Papa Francesco. Le sofferenze possono essere lenite dalle terapie e dall’accudimento, come testimoniano da parecchio tempo gli innumerevoli Hospice, centri specializzati allo scopo. Una persona in stato di malattia grave spesso scivola in uno stato di depressione e ciò può essere interpretato, in mala fede o con perfetta ignoranza, come “richiesta libera” di voler morire. I registri dei testamenti biologici disseminati in Italia, Parma compresa, non contemplano mai questo rischio. Non sono registri perciò garantisti nei confronti degli ammalati. In realtà la cultura radicale di massa indotta da centrali culturali ed economiche molto potenti sta inducendo l’assunto che la vita sofferente sia una vita inutile. Niente di più falso. È necessario perciò un grande risveglio spirituale delle coscienze per contrastare tale barbarie. La vita umana è sacra. Non esistono vite umane prive di dignità.
Cordiali saluti.
Glauco Santi

Eutanasia e cultura dello scarto 

Lascia un commento

Eutanasia e cultura dello scarto.
La notizia dell’esecuzione di una eutanasia in Belgio su un minorenne è la naturale e prevedibile prosecuzione della nefasta cultura relativista radicale che sta invadendo ed ammorbando l’Europa intera. Si invoca la libertà di scelta e si finisce a poco a poco, in piena contraddizione logica, per applicarla anche sui minori, da sempre tutelati da leggi speciali che possano garantire la loro intrinseca fragilità dovuta all’età dalla prepotenza e dagli interessi degli adulti. Un minorenne è capace di intendere e di volere? Dove è il principio di precauzione? Addirittura nei Paesi Bassi, e siamo in Europa, viene autorizzata l’eutanasia sui neonati e i maggiori di 12 anni! 

I fautori del “pro choice” si stanno perciò arrampicando sempre più sugli specchi. Dove è la libertà di scelta? Si abbia a questo punto il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. L’eugenetica in realtà sta avanzando in tutta Europa e con essa la cultura dello scarto, denunciata con insistenza anche dallo stesso Papa Francesco. Le sofferenze possono essere lenite dalle terapie e dall’accudimento, come testimoniano da parecchio tempo gli innumerevoli Hospice, centri specializzati allo scopo. Una persona in stato di malattia grave spesso scivola in uno stato di depressione e ciò può essere interpretato, in mala fede o con perfetta ignoranza, come “richiesta libera” di voler morire. I registri dei testamenti biologici disseminati in Italia, Parma compresa, non contemplano mai questo rischio. Non sono registri perciò garantisti nei confronti degli ammalati. In realtà la cultura radicale di massa indotta da centrali culturali ed economiche molto potenti sta inducendo l’assunto che la vita sofferente sia una vita inutile. Niente di più falso. È necessario perciò un grande risveglio spirituale delle coscienze per contrastare tale barbarie. La vita umana è sacra. Non esistono vite umane prive di dignità.
Cordiali saluti.
Glauco Santi

Testimonianza di un ex massone

Lascia un commento

Testimonianza di un ex massone
 https://youtu.be/DhIjUUDaSCs

Testimonianza di un ex massone

Lascia un commento

Testimonianza di un ex massonehttps://youtu.be/DhIjUUDaSCs

Cannabis? No, grazie!

Lascia un commento

Cannabis? No, grazie!

Lascia un commento

Viareggio 

Lascia un commento

Gazzetta di Parma 21.07.16 lettere al Direttore: “Appendino e Cirinnà” (Glauco Santi)

Lascia un commento

Gazzetta di Parma 21.07.16 lettere al Direttore: “Appendino e Cirinnà” (Glauco Santi)

Fides et Ratio

Lascia un commento

Cari amici, ritengo che la lettura di un testo importante come “Fides et Ratio” e gli scritti di Benedetto XVI possano esserci di aiuto in questo momento storico. L’islamismo e il relativismo rappresentano due forme di fondamentalismo. Il fondamentalismo esprime un rapporto patologico fra “fede” e “ragione”. La ragione è coscienza di realtà. Islamismo e relativismo sono cioè approcci ideologici, distanti mille miglia dalla realtà, dalla natura e quindi dalla ragione. L’ideologia rende cieca la ragione e i totalitarismi del XX secolo che hanno insanguinato in modo particolare l’Europa ne sono un triste esempio. La terapia è molto semplice: riaprire gli occhi di fronte alla realtà e a quel mistero che è la persona umana, con l’aiuto di Dio e con la luce della ragione aperta alla verità.

Appendino e Cirinnà, stesso relativismo

Lascia un commento

Appendino e Cirinnà, stesso relativismo.
L’indole neo-giacobina del M5S la si può vedere a Torino fin dalle prime mosse  della novella sindaca Chiara Appendino. I sindaci a 5 Stelle non fanno in tempo a giurare fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana che già subito dopo la cambiano e la forzano a loro piacimento. L’assessorato alle “famiglie” ne è un triste esempio. La Costituzione all’articolo 29 parla invece di “famiglia” al singolare, come di società naturale fondata sul matrimonio. Tra l’altro per il termine plurale di “famiglie” non si riesce a capire proprio a cosa si faccia riferimento, forse alla poligamia saudita o a quanto proponeva il grillino Carlo Sibilia ossia i matrimoni di gruppo e quelli fra specie diverse “purchè consenzienti”? Tutto è famiglia, quindi nulla è famiglia. L’operazione di M5S è in realtà quella di frantumare i “corpi intermedi” fra lo Stato e il cittadino, primo fra tutti la famiglia, ormai ultima barriera di resistenza a questo Nuovo Ordine Mondiale della globalizzazione, al fine di rendere la persona sola e indifesa di fronte allo Stato e soprattutto alla speculazione finanziaria. Dall’altro canto in casa Pd non è che se la passino proprio meglio e infatti il governo Renzi ha imposto la fiducia su un principio non negoziabile, dopo aver promesso per mesi che mai e poi mai lo avrebbe fatto. Renzi non ha però avuto il coraggio, come l’Appendino, di chiamare le cose con il loro nome, ma ha usato la “foglia di fico” dell’articolo 2 della Costituzione sulle formazioni sociali, mi riferisco alle unioni civili, a cui ha dato di fatto gli stessi diritti del matrimonio, pensione di reversibilità inclusa, mentre per le adozioni ci avrebbe pensato una magistratura sempre molto generosa nel campo della creatività. Cirinnà e Appendino a questo punto si saldano in un unico progetto. A Parma lo abbiamo purtroppo visto numerose volte negli ultimi anni in Consiglio Comunale. Sui principi non negoziabili M5S e Pd hanno sempre votato insieme, vedi registro delle unioni civili e registro del testamento biologico. E anche ora continuano a farsi una finta opposizione l’uno all’altro, mentre esponenti del Pd di Parma vengono di continuo arruolati in “casa” Pizzarotti, espertissimo “doppiogiochista”, negli organi dell’amministrazione comunale al fine di garantirgli un futuro dopo essere stato scaricato persino da Grillo. Ci troviamo quindi di fronte a due formazioni politiche radicali di massa che hanno ormai venduto l’anima a un relativismo assoluto, tra l’altro estraneo alla tradizione del nostro popolo. Cirinnà e Appendino, ma stesso relativismo.

Omeopatia a Viareggio Dr. Glauco Santi 

Lascia un commento

Il Dr. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata riceve a Parma Reggio Emilia Lucca Montecatini Terme e Viareggio. Per info: tel. 335237895 

Omeopatia a Lucca Dr. Glauco Santi 

Lascia un commento

Il Dr. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata riceve a Parma Reggio Emilia Lucca Montecatini Terme e Viareggio. Per info: tel. 335237895 

Omeopatia a Montecatini Terme Dr. Glauco Santi 

Lascia un commento

Il Dr. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata riceve a Parma Reggio Emilia Lucca Montecatini Terme e Viareggio. Per info: tel. 335237895 

Omeopatia a Reggio Emilia Dr. Glauco Santi 

Lascia un commento

Il Dr. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata riceve a Parma Reggio Emilia Lucca Montecatini Terme e Viareggio. Per info: tel. 335237895 

Omeopatia a Parma Dr. Glauco Santi 

Lascia un commento

Il Dr. Glauco Santi Medico Chirurgo Agopuntore e Omeopata riceve a Parma Reggio Emilia Lucca Montecatini Terme e Viareggio. Per info: tel. 335237895 

Older Entries